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Immagine del redattoreAmy Marmori

Studi scientifici: uno sguardo attento serve sempre

Aggiornamento: 20 nov 2023

Ci sono studi...e studi!


Al mondo ogni giorno vengono iniziati, mandati avanti e terminati migliaia di studi "scientifici". Ma cosa vuol dire davvero "scientifico"? Posso credere a tutto quello che leggo perchè è il risultato di uno studio? E se i dati portati da uno studio provano che un'abitudine/un alimento/un comportamento/... fa bene o fa male, allora è sicuramente vero?


Beh, non proprio! Vediamo perchè...

Il numero di studi sui temi che ruotano attorno alla salute umana è enorme. Per poter valutare uno studio come "valido", le tappe da seguire (semplificando il massimo) sono queste:

- un laboratorio ottiene un risultato da uno studio

- il risultato viene pubblicato all'interno della comunità scientifica

- altri laboratori, se non lo stanno già facendo, provano a replicare il metodo del laboratorio che ha pubblicato lo studio

- il metodo viene validato oppure confutato

- viene effettuato uno studio di meta-analisi* e si giunge ad una conclusione finale


Una "meta-analisi" è un tipo di studio scientifico che raccoglie e analizza dati da diverse ricerche già esistenti su un argomento. Invece di guardare solo uno studio, una meta-analisi prende in considerazione molti studi diversi e cerca di trarre conclusioni più solide combinando i dati da tutti questi studi.



Che sia legato alla ricerca nel campo medico, ingegneristico, aerospaziale, sportivo,...per ogni tema immaginabile c'è una forte probabilità che ci sia uno studio in corso o appena pubblicato da qualche rivista specializzata con un risultato sorprendente.

Il grande problema è che molti di questi studi non vengono confermati da uno studio di meta-analisi e questo accade soprattutto per quegli studi effettuati in ambiti di grande interesse generale come l'alimentazione e lo stile di vita sano.


La grande disponibilità di informazione, la "fame di scoop" e la poca competenza scientifica di tanti giornalisti (o giornalai...), fa si che ci si fermi troppo spesso al risultato del primo studio effettuato su un certo argomento, senza approfondire con le dovute analisi.


Le conclusioni derivanti da studi di meta-analisi sono spesso "smussate", non assicurano verità incontrovertibili e non trovano risposte assolute alle domande iniziali. Per questo motivo fanno meno scalpore e purtroppo vengono spesso snobbate dai media, lasciando posto ai risultati dei singoli studi che invece, ottengono più spesso risultati da prima pagina.


Ma allora come distinguere una notizia con basi scientifiche serie da una non seria?

  1. Nel campo della salute, chiedete sempre consiglio ad una persona qualificata, che ha un percorso di studi universitari riconosciuti. Per esempio nel caso di una domanda riguardo un trattamento per una determinata malattia, chiedete in primo luogo al vostro medico o al vostro farmacista di fiducia.

  2. Diffidate sempre da notizie troppo positive. Per esempio la pubblicità di un nuovo integratore per aiutare a perdere peso, con il 99% dei clienti soddisfatti e vari dati sui pazienti e la loro soddisfazione. La maggior parte di questi fantomatici pazienti sono puramente inventati o, nel migliore dei casi, sono stati pagati per rilasciare dichiarazioni positive.

  3. Cercate e valutate le fonti della notizia. Se come fonti trovate solo altri articoli giornalistici e non trovate riscontro in nessuno studio pubblicato su riviste scientifiche (anche online), dubitate. Se in una rivista di benessere si parla, per esempio, di un nuovo trattamento naturale per ridurre l'appetito e le fonti sono altre riviste, probabilmente lo "studio" non ha evidenza scientifica.

  4. Controllate le linee guida ufficiali sull'argomento e confrontatele con la notizia che avete letto/sentito.


Per chi volesse approfondire, l'associazione benefica Sense about Science, che si occupa di aiutare le persone a capire meglio la scienza e l'evidenza scientifica, offre una serie di documenti interessanti sull'argomento. Inoltre c'è la possibilità di portare avanti il proprio "caso" iscrivendosi a "ask for evidence" (richiedi l'evidenza scientifica).


...oppure chiedete a me ;-)


Ciao

Amy






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