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Immagine del redattoreAmy Marmori

Controlla l'ansia con questo semplice esercizio di respirazione

L'ansia si manifesta in vari modi, come forte preoccupazione, paura o irritabilità, ed è accompagnata da una reazione involontaria: una respirazione più rapida e superficiale, che porta all'iperventilazione.


L'esercizio che descrivo qui sotto è un valido strumento per gestire le situazioni dove stress e anisa dominano le nostre emozioni incluse quelle che possono sfociare in attacchi di panico.


L'esercizio è da eseguire il prima possibile, quando i sintomi iniziano a intensificarsi. Nei casi migliori, se eseguito correttamente e con tempestività, può arrivare a evitare il manifestarsi della crisi o perlomeno a ridurne l'intensità.

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Controlla l'ansia con questo semplice esercizio di respirazione


L'esercizio

  • Mettersi in posizione seduta. La parte superiore del corpo dev'essere libera da costrizioni (p.es. vestiti troppo stretti). Non importa se decidete di sedervi su una sedia o per terra, l'importante è che teniate la schiena ben dritta, per evitare che la parte superiore del corpo si "infossi". Ciò provocherebbe una pressione sulle vie respiratorie e agli organi interni che vogliamo evitare. Se siete seduti su una sedia, idealmente le anche devono essere leggermente più alte rispetto alle ginocchia. Se non fosse il caso, mettere un asciugamano piegato sulla seduta della sedia. La respirazione è unicamente nasale. La bocca deve restare chiusa.

  • Respirate dal naso per 3 cicli di respirazione completa (inspirazione + espirazione).

  • Dopo la terza espirazione chiudete le narici con le dita e fate una pausa di 3-5 secondi.

  • Al termine della pausa ricominciate a respirare normalmente per 3 cicli completi, dopodichè chiudete nuovamente le narici e ripetete la pausa di 3-5 secondi.

  • Continuate con questa sequenza fino a quando i sintomi migliorano. Idealmente eseguite l'esercizio per almeno 5 minuti, se possibile 10 minuti.

Lo scopo di questo esercizio è aumentare la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nei polmoni e nel sangue.

La CO2 non è solo un "gas di scarto" come spesso si pensa, ma ha anche il ruolo di rilassare i muscoli lisci che rivestono i vasi sanguigni e le vie aeree. Le vie aeree sono rivestite da muscoli lisci che si contraggono o rilassano in base a vari stimoli. La CO2 agisce su questi muscoli, aiutandoli a rilassarsi. Quando i muscoli si rilassano, le vie aeree si allargano, facilitando il passaggio dell'aria e migliorando la respirazione.


Cosa succede in stato di ansia?

In situazioni di ansia o forte stress, si respira più rapidamente o profondamente, andando in iperventilazione. Questo provoca una perdita eccessiva di CO2 dal corpo, che comporta:

  • Una restrizione delle vie aeree, rendendo più difficile respirare.

  • Una sensazione di "fame d'aria", anche se non manca ossigeno.


Nella sua forma acuta, l'iperventilazione è accompagnata da sintomi evidenti come sudorazione aumentata, senso di soffocamento, sensazione di "peso" o "dolore" nella zona del petto, fino alla confusione mentale.


L'iperventilazione cronica, a differenza di quella acuta, è subdola e difficile da individuare. Periodi prolungati di stress intenso o preoccupazioni persistenti possono gradualmente condurre a questa condizione, che si manifesta con sintomi aspecifici come stanchezza, irritabilità e insonnia, tra gli altri. Spesso i pazienti vengono trattati per ciascun sintomo separatamente, senza arrivare alla diagnosi complessiva di iperventilazione cronica. Questo approccio frammentario non solo limita i risultati, ma rischia di portare ad un uso eccessivo di farmaci senza un reale miglioramento della qualità della vita.


L'aiuto degli oli essenziali

Per completare questo esercizio, voglio condividere con voi un consiglio basato sull’aromaterapia: se ne avete la possibilità, tenete sempre con voi uno stick inalatore con un olio essenziale dalle proprietà calmanti sul sistema nervoso. 

Qui di seguito trovate alcune essenze particolarmente indicate:

il basilico indiano (Ocimum basilicum CT metilcavicol), la lavanda (Lavandula angustifolia) e la maggiorana (Origanum majorana).


Con affetto,

Amy


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