Quanto è troppo?
Amate/odiate caramelle…spesso odiate da noi genitori e amate dai nostri figli, che in certe giornate ne mangerebbero senza sosta. Ma cerchiamo di capire “perchè” le caramelle sono così irresistibili. Questi alimenti contengono un’elevata quantità di zuccheri. I bambini hanno un’innata preferenza per i gusti dolci. Il latte della mamma (come quello in formula) infatti contiene lattosio, uno zucchero. Il gusto dolce è così legato sin dalla nascita a sensazioni positive di appagamento e ad un senso di benessere (mi riempio il pancino e sono vicino alla mamma). È quindi più che normale che ai nostri figli piacciano le caramelle!
Bisogna limitarne il consumo?
Sì. Le caramelle, proprio per l’elevato contenuto di zuccheri, apportano molte calorie in pochi grammi. Eppure non “saziano”, perchè non contengono altri nutrienti, quindi se ne mangiano spesso troppe. Siccome le caramelle sono mangiate “in più”, fuori dai pasti, è evidente come un consumo eccessivo possa velocemente portare a un eccessivo apporto calorico a fine giornata che, sul medio-lungo termine, porta ad un aumento del peso corporeo non desiderato.
Bisogna vietarle?
No. Le caramelle, volente o nolente, si insinuano nella vita dei nostri figli. Anche per le famiglie che non hanno l’abitudine di consumarle, al più tardi all’età della prima scolarizzazione, arriverà questo momento. Il divieto non farà altro che renderle ancora più interessanti e ricercate (come tutte le cose vietate).
Eccezione: ai bambini sotto i 4-5 anni (a dipendenza del bambino) le caramelle non vanno mai offerte per il pericolo del rischio soffocamento! Divieto assoluto quindi anche negli asili nido.
Comportamenti sbagliati:
Offrire caramelle come premio: è importante che non vengano offerte come premio, perchè darebbe loro un significato che non gli spetta (“Bravo, hai mangiato tutte le verdure allora dopo puoi avere una caramella”).
Dare caramelle per calmare il bambino (“Ti do la caramella così stai buono”): in questo modo il bambino associerà a questo alimento una proprietà calmante e appagatoria che non deve avere.
Minacciare di non dare più caramelle se il bambino non si comporta come si vorrebbe (“Finisci il piatto se no niente caramella”; “Se non la smetti di fare i capricci non ti do più le caramelle”): in questo modo non si fa altro che dare alle caramelle un significato di ricompensa che non dovrebbero avere.
Limitare eccessivamente le caramelle: un limite troppo severo, come il divieto descritto sopra, può portare il bambino a ricercare ancora più ossessivamente le caramelle.
Come comportarsi:
Le caramelle non devono essere proposte, perchè non sono necessarie. La loro distribuzione va regolata all’interno della famiglia.
Scegliere una quantità e una frequenza massima settimanale e attenersi a quella.
Fare eccezioni nei periodi di festa: il giorno del compleanno, per esempio, è quasi sicuro che il bambino verrà a contatto con più caramelle e dolci in generale. In questa giornata, lasciare che il bambino mangi più caramelle se lo desidera. Lo stretto mantenimento delle regole nelle giornate particolari come questa non farebbe altro che aumentare la frustrazione del bambino che lo porterebbe ad avere il pensiero fisso sulla ricerca del dolce.
Il raggiungimento di un giusto equilibrio è l’obiettivo da raggiungere. Ogni famiglia è diversa e per ogni famiglia ci possono essere variazioni. Non si può avere una regola fissa per tutti.
Ci si può però basare sulle raccomandazioni dettate dalla piramide alimentare per il consumo di dolci e snacks per avere un’idea della frequenza con la quale proporre questo tipo di alimenti. Secondo le regole della piramide alimentare, il consumo di dolci andrebbe limitato alle 3 porzioni a settimana.
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